La fotografia, come la conosciamo oggi, è un’invenzione relativamente recente. Ma sapevate che proprio nella Fotografia di Architettura troviamo la sua origine? In effetti, la prima fotografia permanente della storia è stata proprio una foto di architettura.
La “Vista dalla finestra a Le Gras”: un passo fondamentale
Era il 1826, e il francese Joseph Nicéphore Niépce realizzò la famosa “Point de vue du Gras” (Vista dalla finestra a Le Gras), considerata la prima fotografia permanente della storia. Questa immagine sgranata, ottenuta su una lastra di bitume dopo un’esposizione di otto ore alla luce, ritrae semplicemente la vista dalla finestra della sua casa a Saint-Loup-de-Varennes.
Nonostante la sua semplicità, questa foto rappresenta un traguardo fondamentale nella storia della fotografia. Dimostra la possibilità di catturare immagini stabili e durature con la luce, aprendo la strada a un nuovo potente mezzo di espressione.

Perché l’architettura?
Le ragioni per cui i primi successi fotografici si concentrarono sull’architettura sono diverse:
- Stabilità del soggetto: Gli edifici, per loro natura, sono immobili e questo li rendeva soggetti ideali per tempi di esposizione lunghi.
- Motivazione documentaria: L’architettura era un soggetto importante per la documentazione e la riproduzione.
- Composizione fissa: Le linee rette e le forme geometriche degli edifici facilitavano la composizione dell’immagine.
L’architettura come musa ispiratrice
Negli anni successivi alla sua invenzione, la fotografia continuò ad essere utilizzata principalmente per documentare l’architettura. Fotografi come Samuel Hill e David Octavius Hill realizzarono splendide immagini di edifici storici e monumenti in tutta Europa, contribuendo a preservare la memoria di queste opere per le generazioni future.
Anche l’architettura moderna ha trovato nella fotografia un potente strumento di espressione. Grandi fotografi come Albert Renger-Patzsch e Berthold Löffler hanno immortalato le opere di Le Corbusier, Mies van der Rohe e altri maestri del modernismo, contribuendo a diffondere il loro linguaggio architettonico in tutto il mondo.
Un legame che dura nel tempo
Ancora oggi, l’architettura e la fotografia sono due arti profondamente intrecciate. I fotografi continuano a utilizzare le loro macchine per catturare la bellezza e la complessità degli edifici, sia antichi che moderni. Nuovi fotografi utilizzano tecniche innovative e droni per catturare immagini mozzafiato di edifici e paesaggi urbani. La fotografia di architettura è diventata una disciplina a sé stante, con le sue tecniche e i suoi maestri riconosciuti.
Inoltre, l’architettura stessa ha tratto ispirazione dalla fotografia. Alcuni architetti hanno utilizzato la fotografia come strumento di progettazione, creando edifici che sembrano scaturire direttamente da immagini fotografiche. Altri hanno utilizzato la fotografia per esplorare nuove forme espressive, realizzando installazioni e opere d’arte che combinano elementi architettonici e fotografici.
In conclusione, la fotografia non è nata solo grazie all’architettura, ma è cresciuta e si è sviluppata fianco a fianco con essa. Le due arti si sono ispirate a vicenda, influenzandosi reciprocamente e dando vita a nuove forme di espressione creativa. Questo legame profondo e duraturo dimostra il potere straordinario di entrambe le arti di catturare la nostra immaginazione e di farci vedere il mondo in un modo nuovo.